Nel Nord Italia, un impianto caratterizzato da questa potenza, se installato in modo corretto, se dimensionato in maniera adeguata e se orientato rispetto ai raggi del sole come sarebbe necessario, può produrre fino a 3300 kWh di energia elettrica ogni anno; un limite che sale fino a 3600 kWh per il Centro Italia e che, nel Sud Italia, può toccare perfino i 4000 kWh, ovviamente tenendo conto del fatto che l'irraggiamento solare non solo è superiore, ma dura anche di più.
Il vero risparmio offerto a una famiglia da un impianto fotovoltaico, però, è rappresentato dal fatto che esso è in grado di garantire la produzione di energia per almeno tre decenni, a patto che venga operata la manutenzione necessaria e che siano messi in atto tutti gli interventi di pulizia del caso, così che il rendimento elettrico possa essere mantenuto allo stato ottimale: e ciò vale anche se si considera che sin dal primo anno il rendimento dei pannelli solari va fisiologicamente incontro a un calo quantificabile nell'1% (ma questa percentuale cambia in funzione del tipo di pannello solare che si utilizza).
Insomma, la bolletta diventa sempre più leggera, visto che l'energia che deriva dai pannelli fotovoltaici è in tutto e per tutto gratuita, e non si ha più bisogno di ricorrere alla fornitura del gestore elettrico. Le tariffe incentivanti e i contratti da stipulare, inoltre, non solo consentono di consumare l'energia che si produce "in casa", ma anche di vendere quella che, eventualmente, è in eccesso, cioè quella che viene generata ma non viene effettivamente consumata. Come si può intuire, dunque, con il fotovoltaico in casa non solo si risparmia ma addirittura si guadagna. Si concretizza, pertanto, un vero e proprio cambiamento dello stile di vita, che fa bene sia all'ambiente che al portafoglio. Vale la pena, in sintesi, di valutare con grande attenzione tutti i benefici e tutti i vantaggi che si potrebbero trarre dall'acquisto e dall'installazione dei pannelli, così da calcolare qual è il risparmio a portata di mano.